Sistema Sanitario|27 dicembre 2011 16:41

Le donazioni di sangue

Il sangue è una risorsa preziosa ed essenziale per le funzioni vitali del nostro organismo e per quelle di ogni essere umano. Non essendo riproducile in laboratorio, le donazioni sono uno strumento indispensabile per garantire servizi di primo soccorso in grado di salvare uomini e donne in imminente pericolo di vita e nella cura di alcune malattie del sangue o della coagulazione, tra le quali quelle oncologiche, in interventi chirurgici e trapianti di organi.

Donare il sangue è un grande gesto di solidarietà che consiste nell’offrire una piccola parte del proprio sangue affinchè possa essere trasfusa in un individuo che ne ha bisogno, in seguito a massive emorragie.

Le donazione possono essere di diversi tipi:

  • di sangue intero;
  • di plasma (plasmaferesi);
  • di piastrine (piastrinoaferesi);
  • donazione multipla di emocomponenti;
  • autotrasfusione.

Nella donazione di sangue intero, il prelievo è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici, il 10% circa.

Nella plasmaferesi, dal termine greco aferesi che significa l’atto del “portar via”, attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità, il plasma, restituendogli contemporaneamente i restanti elementi attraverso un unico accesso venoso. Questa donazione ha una durata variabile da 35 minuti a 50 minuti circa, si effettua preferibilmente su appuntamento e poiché sono necessarie apparecchiature specifiche (separatori cellulari) si effettua presso strutture trasfusionali abilitate. I requisiti per la donazione del plasma sono simili a quelli per la donazione del sangue intero. L’intervallo tra una donazione e l’altra di solo plasma, può essere anche di solo 14 giorni poiché il plasma si rigenera molto rapidamente, senza alcuna conseguenza o ripercussione negativa.

La piastrinoaferesi, donazione di piastrine, consiste nel prelievo delle sole piastrine. Può essere effettuata con metodi di centrifugazione mediante cicli, durante i quali un’apparecchiatura separa la parte corpuscolata del sangue dal plasma. Quest’ultimo viene raccolto in una sacca, in attesa di essere restituito al donatore. Dalla parte corpuscolata vengono estratte automaticamente a circuito chiuso, senza possibilità di contaminazione, le piastrine che si raccolgono in una apposita sacca. Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del plasma, dei globuli rossi e dei globuli bianchi. A questo punto inizia il nuovo ciclo, fino al raggiungimento della quota desiderata di piastrine. Tutto il procedimento dura circa un’ora e mezza. Non si possono eseguire di norma più di 6 piastrinoaferesi l’anno.

Con la donazione multipla di emocomponenti, grazie all’impiego di separatori cellulari, è possibile effettuare ad esempio una eritroplasmaferesi (donazione di plasma e globuli rossi), una eritropiastrinoaferesi (donazione di globuli rossi e piastrine), una donazione di piastrine raccolta in due sacche, una plasma piastrinoaferesi (donazione di plasma e piastrine).

L’autotrasfusione, infine, è una procedura trasfusionale che consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue.

Per donare il sangue bisogna rispondere ad alcuni requisiti indispensabili. Innanzitutto bisogna essere in buono stato di salute e seguire uno stile di vita sano e senza comportamenti “a rischio”. L’assunzione di droghe, l’alcolismo, rapporti sessuali occasionali, promiscui, ad alto rischio o con persone malate, presenza di epatite o di malattie veneree, positività al test della sifilide o dell’Aids sono condizioni che dovrebbero portare all’autoesclusione dalla candidatura di donatore.

Assodato questo, bisogna avere un’età compresa tra 18 anni e i 60 anni per candidarsi a diventare donatori di sangue intero e massimo 65 anni per proseguire l’attività di donazione per i donatori periodici, con deroghe a giudizio del medico. Il peso deve essere superiore ai 50 Kg e le pulsazioni cardiache comprese tra 50-100 battiti al minuto, anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive. La pressione arteriosa, invece, deve essere compresa tra 110 e 180 mm di mercurio la sistolica o massima e tra 60 e 100 mm di mercurio la diastolica o minima.

Prima della donazione è fondamentale eseguire un colloquio con il medico che aiuterà a stabilire l’idoneità del candidato e ad individuare quale tipo di donazione è più indicata. Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per accertare l’idoneità al dono, volti a individuare la possibile presenza di agenti infettanti quali i virus causa di epatite B o C, la lue e l’HIV.

Accertata l’idoneità il nuovo donatore verrà invitato ad effettuare la prima donazione. Tuttavia, il medico ad ogni donazione effettuerà la valutazione clinica del donatore (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina), seguita dall’intervista per l’accertamento di eventuali situazioni che rendano la donazione, tra cui i comportamenti a rischio intercorsi dall’ultima donazione, e richiederà al donatore la firma del consenso alla donazione.

L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni, la frequenza annua non deve superare le 4 volte per gli uomini e 2 volte per le donne.

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