Il raffreddore è un’infezione acuta delle prime vie respiratorie, causata da numerosi virus, che decorre spesso senza febbre con interessamento di alcune o di tutte le vie aeree, naso, seni paranasali, gola, laringe e spesso trachea e bronchi. Esso ricorda molto da vicino l’influenza, ma i suoi sintomi sono molto più lievi.
Eccessivo affaticamento, disfunzioni nasali o delle prime vie aeree o una tendenza allergica sono fattori che predispongono al raffreddore che, nel 50% dei casi, è causato dal rhinovirus trasmesso attraverso l’ambiente. Maggiore diffusione si ha in luoghi chiusi o affollati o con scarso ricambio di aria, o per contatto diretto con secrezioni infette. Può colpire sia d’inverno che d’estate, anche se ha maggiore diffusione nel periodo invernale perché entrano in gioco un numero maggiore di virus influenzali.
I sintomi del raffreddore compaiono dopo alcuni giorni dal contatto virale. Dopo un’incubazione di 48 o 72 ore, infatti, si manifestano bruciori alla gola, starnuti, secrezioni nasali (rinorrea) e malessere generale, tra cui cefalea, dolori muscolari e febbre, che possono durare dai 4 ai 10 giorni. Le secrezioni nasali sono acquose e abbondanti nei primi giorni, per diventare poi più dense nella fase finale, a causa della presenza di globuli bianchi. Tali sintomi, tuttavia, sono comuni a molte malattie batteriche o allergiche e perciò bisogna fare attenzione a diagnosticare un raffreddore. La diagnosi perciò molto spesso è in relazione alla stagione e al decorso dei sintomi.
Per la cura del raffreddore in genere vengono consigliati farmaci per la febbre e per il dolore, ma il loro beneficio è generalmente dubbio: molti non agiscono sul virus ma migliorano solo i sintomi e il loro effetto è solo momentaneo.
Tra le misure preventive, l’unica che ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la diffusione dei virus che provocano il raffreddore è il lavaggio frequente delle mani.
Tra i rimedi naturali per alleviare il disagio provocato dal raffreddore, sia nei bambini che negli adulti, ricordiamo quello di lavare le narici con acqua fisiologica per alleviare la congestione nasale, per i bimbi più grandi e per gli adulti utilizzare unguenti balsamici oppure caramelle disinfettanti per alleviare il mal di gola, inalare vapori caldi per facilitare la respirazione o un umidificatore per aumentare l’umidità dell’aria.
Tra i rimedi della nonna ricordiamo, invece, la tintura madre di Echinacea che, in periodi di stress, aiuta ad evitare o a contrarre in maniera più leggera raffreddori ed influenze; tisane o inalazioni con estratti di piante ad azione balsamica come il timo e l’eucalipto, che hanno un’ azione disinfettante, battericida e mucolitica; caramelle o spray a base di propoli; assunzione di cibi ricchi di vitamina C. Le nonne consigliano poi di mangiare pasta e legumi o, in generale, con le verdure perché i carboidrati forniscono energia subito spendibile e le fibre aiutano a ristabilire e a rinforzare la flora batterica intestinale.
E il brodino caldo? Non c’è alcuna prova che bere un brodino possa curare il raffreddore, ma recenti studi hanno dimostrato che il classico brodo contribuisce a tenere sotto controllo i globuli bianchi responsabili della congestione nasale (i neutrofili) e che quello di pollo contiene cisteina, un aminoacido in grado di ispessire il muco.
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