“Agiamo contro il diabete. Ora!”: è questo lo slogan scelto per la Giornata Mondiale del Diabete che si celebra il 14 novembre in più di 160 Paesi del mondo. La campagna 2011 è dedicata all’ educazione e alla prevenzione della malattia, tema scelto per il quadriennio 2009 – 2013.La Giornata del Diabete è la principale campagna mondiale per la prevenzione e la diffusione delle informazioni sul diabete, istituita nel 1991 dalla International Diabetes Federation (IDF) e dalla World Health Organization (OMS). Dal 2009 l’Onu con una risoluzione ha inserito il 14 novembre nel calendario delle Giornate Mondiali da essa patrocinate
In Italia la Giornata Mondiale del Diabete è promossa da Diabete Italia, un’associazione che vede riuniti allo stesso tavolo le società scientifiche di diabetologia dell’adulto, quelle scientifiche di diabetologia pediatrica, i rappresentanti delle associazioni delle persone con diabete in età adulta e in età pediatrica, i rappresentanti delle associazioni professionali degli infermieri e dei podologi, in una sorta di alleanza comune per la gestione delle problematiche cliniche e sociali delle persone con diabete.
La Giornata del Diabete si svolge altresì sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, del ministero del Lavoro e Politiche Sociali, del Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, del Ministro della Gioventù, del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e della Croce Rossa Italiana.
In Italia, tre milioni di adulti (il 4,9% della popolazione) hanno il diabete di tipo II e circa a un milione di persone ne sono affette inconsapevolmente (l’1,6% della popolazione). Il costo per ogni cittadino che ne soffre è in media 2.600 euro all’anno, più del doppio rispetto ai cittadini di pari età e sesso, ma senza diabete. Stando alle ultime proiezioni sulla malattia, 2,6 milioni di persone hanno difficoltà a mantenere la glicemia nella norma, una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo II ( il 4,3% della popolazione). In pratica oggi il 9,2% della popolazione italiana ha difficoltà a mantenere sotto controllo la glicemia. Meno frequente l’altra forma più diffusa della malattia diabetica: ogni anno, infatti, in Italia si rilevano 84 casi su un milione (poco meno di 5 mila casi) di persone affette dal diabete di tipo I con una stima di circa 250 mila persone malate.
Ma battere il diabete sul tempo è possibile: diagnosi precoce, prevenzione, stile di vita corretto, consapevolezza ed educazione possono contribuire ad arginarlo. Gran parte dei casi di diabete di tipo 2, infatti, può essere prevenuta da un cambiamento di stile di vita: dieta sana, limitata quantità di grassi e trenta minuti di moderato esercizio fisico al giorno. Uno screening per il diabete e per il pre-diabete è consigliabile in tutti i cittadini sopra i 40 anni.
Un intervento precoce produce significativi risparmi nei costi sanitari a lungo termine: solo il 7% della spesa riguarda i farmaci antidiabete; il 25% è legato alle complicanze. Il diabete, infatti, è una delle cause principali di malattie cardiovascolari, renali e cecità e amputazione. Il 10% delle persone con diabete soffre di cardiopatia ischemica, il 32% di neuropatia, il 34% di retinopatia. Due terzi delle persone con diabete di tipo 1 e oltre la meta di quelle con diabete di tipo 2 non presenta un adeguato controllo metabolico.
Leggi sull’Almanacco l’articolo sulla Nascita della Croce Rossa Italiana
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