L’influenza è una malattia causata da virus che si trasmette per via respiratoria da persona a persona e costituisce una delle malattie infettive di maggiore impatto nella società in quanto, ogni anno, in periodi determinati, scatena vere e proprie epidemie che mettono in ginocchio larga parte della popolazione.
L’influenza è una malattia molto contagiosa che si trasmette perlopiù nel periodo invernale, attraverso minuscole goccioline emesse durante la respirazione oppure tramite la contaminazione di oggetti con secrezioni del naso o della gola. I luoghi in cui maggiormente avviene il contagio tra persone sono le aule, gli uffici, gli autobus, i negozi e, solitamente, tutti gli ambienti chiusi dove c’è scarso ricambio d’aria.
La vaccinazione anti-influenzale è a tutt’oggi, l’unico strumento disponibile per la profilassi dell’influenza, per la quale esiste da anni in Italia un programma mirato a ridurre le complicanze della malattia in soggetti a rischio. Infatti, il vaccino viene raccomandato per alcune categorie di persone quali:
- Gli anziani con età superiore ai 65 anni;
- Le persone con problemi cronici dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio (bronchiti, enfisema, asma, altro);
- Le persone che soffrono di malattie metaboliche (ad esempio diabetici, persone affette da malattie renali, di tipo immunologico, di tipo reumatico);
- Le donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza;
- I medici e le persone che devono stare a contatto con soggetti ad alto rischio.
Come riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, “I vaccini anti-influenzali per la prevenzione dell’influenza stagionale contengono normalmente tre componenti virali, che corrispondono ai tipi e sottotipi virali comunemente circolanti nella popolazione umana in una data stagione. Tuttavia i virus influenzali sono soggetti ad una continua variazione delle loro componenti antigeniche e pertanto, la composizione del vaccino anti-influenzale, a differenza della maggior parte degli altri vaccini virali, deve essere sottoposta annualmente a revisione, in base alle risultanze della sorveglianza virologica mondiale”.
Gli effetti collaterali della vaccinazione, che si esauriscono spontaneamente in pochi giorni, sono dolore, arrossamenti e rigonfiamenti nel sito dell’iniezione, e malessere generale, leggera febbre e dolore muscolare.
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